Tuesday, November 4, 2008

Finalmente l'attesa è finita

Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso. Come vedete dall'orologio che segna l'ora a New York, sono quasi le otto di mattina sulla costa atlantica. Tanti seggi sono già aperti nella parte orientale e centrale degli USA. Gli orari sono diversi e dipendono dalla legislazione statale e dal fuso orario, naturalmente.
Stamattina sono andato a lezione, come al solito, con un il pensiero un pò rivolto alla grande nottata che mi attende stanotte. Un mio amico che vive in Wisconsin mi diceva ieri che si attendono code anche di 2 ore ai seggi (che vengono al momento confermate dai giornali online).... Infatti, mi raccontava, c'è una sezione elettorale per circa 3000-5000 elettori (nel suo stato) e prevedono un'affluenza elevatissima. Votano con lo scanner (la scheda viene letta da una macchina che poi registra i dati e conserva il foglio al suo interno per controlli successivi). Mi arrivato anche un sms da Botticino, da un consigliere comunale, che mi diceva, riportando un titolo del Riformista, "Speriamo che sia Obama".
Insomma, sono andato a lezione con un pochino la testa dall'altra parte, anche se la lezione è stata molto produttiva. Oltre ad avere approfondito la tecnica di scrittura e di costruzione di articoli o temi in inglese su temi accademici, abbiamo anche parlato della situazione delle donne in India e del fatto che molte volte, le bambine vengono uccise appena nate. Abbiamo anche parlato di quella cosa culturalmente accettata, ma che penso disgustosa, dei matrimoni combinati. Si, ci sono mille e cento ragioni storiche e capisco le motivazioni, ma con questo penso che senza amore il matrimonio non dovrebbe proprio esistere.
Comunque è ora di pranzo e vi lascio. E forza Obama.... Che ridere sarebbe sentire Berlusconi dire che c'è "la massina sintonia con il Presidende Obama"(ormai lo dice pure quando incontra il presidente a vita del Kazakistan)....
Speriamo bene (alla faccia di quello che si augura Gasparri).

Stefano

PS: ho appena letto che è morta la nonna di Barack Obama

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